sabato 29 dicembre 2018

Parliamo di fotosintesi clorofilliana

Quando arrivano in prima media i ragazzi hanno ancora le idee un po' confuse su quello, che ritengo essere un argomento fondante delle scienze naturali: la fotosintesi clorofilliana.
Ne parlano in termini di linfa grezza, linfa elaborata e di aria, ma sono ancora nell'ambito del macroscopico e del visibile. Devono fare un notevole sforzo per scendere ad un livello microscopico, insondabile e più astratto, insomma, nel mondo degli atomi e delle molecole.
Introduco sempre l'argomento con una bella uscita al parco che c'è dinanzi alla nostra scuola. Raccogliamo 9 tipi di foglie , traduciamo i nomi delle piante dall'inglese all'italiano (buona parte del materiale che si trova in rete è in lingua inglese) e poi iniziamo a parlare dell'aria, che contiene ossigeno e anidride carbonica e di cosa c'è nella cosiddetta linfa grezza e poi in quella elaborata.
Qualcuno arriva a dire che la linfa grezza contiene l'acqua e i sali minerali, quasi nessuno ha però l'idea che la linfa elaborata sia composta da molecole di glucosio (zucchero).
Pian piano dobbiamo arrivare a capire il significato della reazione chimica  stampata sul libro di testo:


6CO2 + 6H2O => C6H12O6 +6O2
anidride carbonica + acqua => glucosio + ossigeno

E cosa c'è di meglio di un bel modellino che rappresenti l'intera reazione?

Lo scorso anno, alcuni ragazzi hanno avuto la geniale idea di utilizzare dei tappi di plastica per rappresentare gli atomi dei diversi elementi che entrano in gioco (allo stesso colore corrisponde lo stesso elemento) ed hanno intrapreso quindi un lavoro, non solo di APPRENDIMENTO CREATIVO ma anche di RICICLO CREATIVO! Ecco i risultati:











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